CATANIA – Chiusura col botto ai Campionati Nazionali Universitari di Catania dove il Cus Perugia ha conquistato ben tre medaglie, due d’oro ed una di bronzo, grazie alla delegazione del karate diretta dal maestro Andrea Arena.
Nell’appuntamento diventato nel tempo un riferimento della chiusura del primo semestre di gare per i giovani atleti di alto profilo, pur a ranghi ridotti con la sola squadra del kumite è stato un vero trionfo per la pattuglia dei tre atleti biancorossoblu.
Nella prima giornata di gare il metallo è arrivato dall’unico maschio in competizione, il laureando in filosofia Matteo Cianchetti che, visto l’importante valore della forza in campo, è riuscito nell’impresa di mettere al collo una meritata medaglia di bronzo nella categoria -94kg, sfiorando il colpaccio in semifinale dove la sconfitta è arrivata per giudizio arbitrale contro William Wierdis, già atleta della nazionale maggiore.
Nella seconda giornata di gare sono scese sul tatami le donne e sono arrivati i due importantissimi successi delle ragazze terribili universitarie che hanno issato in alto i vessilli dell’Ateneo perugino.
Superlativa la cavalcata verso l’oro di Aline Coulon, matricola di giurisprudenza, che ha sbaragliato tutte le avversarie col punteggio di due a zero, di spessore la finale contro l’avversaria del Cus Milano che ha dovuto cedere ai martellanti colpi della determinatissima matricola perugina.
Sull’onda della prestazione della compagna di squadra si è inserita la prova di Gaia Preite Martinez che, dopo le delusioni delle passate stagioni, in cui aveva collezionato diversi podi, è riuscita nell’impresa di aggiudicarsi la medaglia più preziosa ed il titolo tricolore. Da incorniciare la finalissima contro l’ostica avversaria Laura Petrizzelli, match in cui la perugina ha saputo condurre l’incontro sempre in attacco imponendo dei ritmi altissimi che le hanno permesso di portare a casa la tanta ambita vittoria.
Appare entusiasta Aline Coulon, oro al suo esordio nella kermesse universitaria: «Questa per me è stata un’esperienza indimenticabile, non solo perché sono riuscita a centrare al primo assalto il risultato più ambito ma perché sono consapevole di aver condotto un torneo in maniera impeccabile. Ho lavorato duro in palestra per poter conciliare esami e allenamenti e sono ancora più contenta nell’avere centrato in questo afoso giugno entrambi gli obiettivi».
Può finalmente festeggiare il gradino più alto del podio Gaia Preite Martinez: «Non nego che sentivo l’importanza di questa gara nella quale ho sempre sfiorato di poco il risultato pieno. Ero determinata e sicura che questa volta non mi poteva sfuggire e così è stato. Ho studiato le mie avversarie e ho adattato il mio kumite per renderlo efficace in ogni incontro. Finalmente posso indossare la maglietta di campionessa italiana che ho tanto inseguito».
L’analisi finale spetta al tecnico Andrea Arena: «Questi due titoli sono il premio di un lavoro del gruppo che ha permesso il raggiungimento di un traguardo così prestigioso. Le nostre due ragazze sono state davvero splendide per come hanno affrontato la gara sotto ogni aspetto, tecnico, fisico e mentale. Non hanno lasciato nulla al caso, non solo nel tatami ma anche nel periodo di preparazione dove hanno dovuto fare i conti con gli impegni curriculari. Un grazie a loro ma a tutto il team che ha saputo far quadrato per centrare un obiettivo di così elevato spessore».