La pausa è terminata, il Cus Perugia mostra grande entusiasmo nel proporre le attività rivolte alle giovani leve, cercando di offrire il proprio supporto a quelli che saranno in futuro i suoi utenti principali. Si colloca in questo contesto la scuola di minirugby, materia che torna ad essere gestita in maniera diretta potendo sfruttare delle strutture all’avanguardia e massimizzando l’utilizzo degli impianti. L’intento è quello di ripartire con una attività che può trovare nuovi canali ricettivi e nuovi spazi nel territorio, seguendo le direttive di un progetto che tende ad allargarsi anche al di fuori del capoluogo regionale.
Per attingere dal serbatoio perugino saranno attivati dei corsi che si svolgeranno al Pala-Cus di via Tuderte con cadenza di due appuntamenti settimanali, nei giorni di lunedì e mercoledì dalle ore 15,30 alle ore 16,30. L’attività è rivolta ad ambo i sessi, bambini e bambine dai 6 ai 12 anni che possono apprendere i rudimenti del gioco con la palla ovale e che acquisiscano gli elevati contenuti educativi che lo stesso sa trasmettere.
L’obiettivo del corso è far conoscere il rugby ai giovanissimi che, giocando e divertendosi, riescono ad acquisire i valori di rispetto e di sostegno reciproco che caratterizzano questo nobile sport con radici antiche. I tecnici sono giocatori o ex giocatori che vantano importanti esperienze personali sul campo e che hanno iniziato differenti percorsi da allenatori raggiungendo risultati incoraggianti. Tra loro Giovanni Magi che ha giocato anche con la nazionale italiana di rugby league, Lorenzo Crotti atleta convocato con la nazionale azzurra rugby seven e tecnico del comitato regionale; Tommaso Sportolari giocatore del Rugby Perugia e tecnico Esr (educatore sviluppo rugby). Il coordinatore tecnico del gruppo è Alessandro Corbucci atleta del Rugby Perugia, tecnico del comitato regionale per il progetto rugby seven e tecnico Esr (educatore sviluppo rugby).
Parallelamente verrà portato avanti nelle scuole della periferia immediata del capoluogo il progetto federale ‘Rugby per Tutti’ col supporto del comitato regionale per consentire ai gruppi di giocare tra qualche tempo i concentramenti organizzati dalle società umbre. Un passaggio espressamente richiesto da molti dirigenti scolastici per far fronte ai dilaganti fenomeni dell’analfabetismo motorio e del bullismo, troppi sono i giovani che non praticano alcuna attività sportiva e che finiscono per utilizzare in modo sbagliato e spesso violento le loro energie.
Per un bambino giocare a rugby è un vero e proprio spasso: corre con la palla in mano, acciuffa l’avversario e si rotola per terra. Trattandosi di uno sport di contatto i piccoli si abituano a dare e ricevere colpi, ma questo non significa che si tratti di un’attività pericolosa, anzi: chi pratica rugby ha buone probabilità di evitare traumi in età giovanile e sviluppa un profondo rispetto per l’avversario. Anche in questo caso è buona norma iscrivere i bambini a partire dall’età scolare e, contrariamente a quanto si possa pensare, non è necessario avere statura e peso sopra la norma per diventare un grande giocatore. Generalmente le prime lezioni danno la possibilità ai piccoli di imparare a correre con la palla, bloccare l’avversario e superare la linea di meta. Il minirugby permette al bambino di acquisire il concetto di disciplina e di autocontrollo, diventando così una piccola scuola di vita utile per la sua crescita. Questa attività sviluppa sia la resistenza sia la velocità, consentendo quindi ai piccoli giocatori di sperimentare esercizi aerobici e anaerobici.
È altissimo il valore educativo del rugby, il club biancorossoblu ha infatti voluto puntualizzare la proposta sportiva rilanciando da un lato i principi educativi e morali e dall’altro gli aspetti prettamente motori.
Per informazioni sulla pratica del minirugby è possibile contattare la segreteria in via Tuderte, 10 (telefono 075-32120) oppure consultare il sito internet https://www.cusperugia.it e la pagina social https://www.facebook.com/CUSPerugia che forniscono maggiori dettagli.