CAMPOBASSO – Ci sono altre soddisfazioni per il Cus Perugia che ha concluso la sua esperienza ai Campionati Nazionali Universitari ottenendo altri risultati prestigiosi che hanno incrementato il bottino di medaglie.
Alla trentunesima edizione dell’affascinante kermesse sportiva riservata agli studenti under 28 iscritti negli Atenei italiani le arti marziali del club biancorossoblu, da sempre un punto di forza della rappresentativa perugina, si sono fatte rispettare ancora.
Due i podi conquistati dal Karate, entrambi al femminile, argento per Coulon e bronzo per Martinez Preite, ambedue campionesse uscenti nel kumite, già convocate negli stage di avvicinamento alle Universiadi in Giappone, che non sono riuscite a ripetersi.
La lista gara vedeva ai nastri di partenza tutte le migliori atlete del ranking nazionale, atlete che si sono date battaglia sul tatami allestito in terra abruzzese, per aggiudicarsi il titolo tricolore della specialità.
Nella categoria 68 kg. qualche rammarico ma comunque contenta la studentessa di giurisprudenza Aline Coulon andata davvero vicino nell’impresa ma sorpresa nella finalissima da una tecnica di calcio a pochi secondi dal termine: «Ero davvero vicina alla riconferma del titolo, l’unica disattenzione mi è costata fin troppo cara. Mi dispiace perché volevo chiudere in bellezza questa prima parte della stagione sportiva anche se ripensandoci avrei firmato per poter salire sul podio».
Nella categoria 55 kg. terzo posto per la studentessa di medicina Gaia Martinez Preite che ha condotto una gara perfetta in finale di pool dove è stata fermata in un incontro spettacolare sempre in equilibrio: «Sono contenta per la gara, il bronzo forse mi va stretto ma non ho nulla da rimpiangere per la gara disputata. Con questa medaglia sono a quota cinque allori nella manifestazione, due bronzi, due argenti ed un oro. L’anno prossimo sarà l’ultima esperienza e se tanto mi dà tanto non potrà che essere oro».
Il bilancio conclusivo è comunque positivo ed il maestro Andrea Arena lo conferma:
«È una gran soddisfazione vedere sempre le nostre ragazze ai vertici nazionali. Di certo con un pizzico di fortuna si poteva raggiungere uno storico en plein ma va bene così, accontentarsi vuol dire sedersi e questo non mi piace quindi da domani mettiamoci sotto per i prossimi traguardi».