PERUGIA – Ha riscosso un grande consenso anche quest’anno la tradizionale manifestazione escursionistica denominata ‘La Via dei Pastori’ organizzata dal Cai Perugia e dal Cus Perugia nel Parco dei Monti Sibillini, in collaborazione con la Pro Loco di Castelluccio di Norcia.
Nonostante il caldo domenica 5 agosto una cinquantina di partecipanti hanno raccolto l’invito per rinnovare una tradizione che non è mai stata abbandonata, nemmeno nel 2017 quando raggiungere la disastrata Castelluccio non era affatto facile.
L’escursione denominata ‘La Via dei Pastori’ si rinnova da oltre un decennio, la prima iniziativa risale al 2007, successivamente confermata nella prima o seconda domenica di agosto in ognuno degli anni successivi.
Ma la collaborazione tra Cus Perugia, Cai Perugia e Pro Loco di Castelluccio ha radici ben più lontane che risalgono alla famosa ‘Notturna di Castelluccio’ che sul finire degli anni ‘70 prese il via arrivando a contare ben trenta edizioni.
Il rapporto è proseguito sino ad oggi con ciaspolate invernali e camminate estive dai titoli vari, che al termine di una buona attività fisica tra i monti ha previsto un assaggio dei prodotti della pastorizia e dell’agricoltura locale, preparato con cura dalla Pro Loco e condito con le storie, i canti e i racconti, che soltanto nel mondo della Sibilla e del Guerrin Meschino si possono ascoltare e gustare.
In questo appuntamento, una giornata fortunata ed assolata di cammino tra Castelluccio, la Val di Canatra, i Valloni e Poggio di Croce, i partecipanti hanno seguito il sentiero alla ricerca dei segni lasciati dalla pastorizia sulle antiche vie della transumanza
Dal cielo sono scese solo poche gocce e solo durante l’ora del pranzo, lasciando nuovamente spazio al sereno che ha permesso di godere della magnifica vista dell’imponente Vettore e dell’immenso Piano Grande.
Tra coloro che hanno aderito, soci del Club Alpino Italiano e tesserati del Centro Universitario Sportivo venuti da Perugia, da segnalare anche la presenza di due giovanissimi escursionisti adolescenti.
Giunto alla fonte di Canatra, il gruppo si è diviso per compiere due escursioni di diverso impegno fisico, uno ha ripiegato verso Castelluccio, l’altro è salito nel bosco, verso Poggio di Croce, anche a caccia di lamponi ed uva spina, riunendosi successivamente a tavola dove gli amici della Pro Loco hanno offerto il massimo dell’ospitalità.
Serviti affettati e formaggio castellucciani e soprattutto una pecora in umido da favola, il tutto innaffiato da buon vino, poi crostata e cocomero fresco sono stati accompagnati da canti di montagna improvvisati da i vecchi coristi del Cai, accompagnati da tutti gli altri.