CUS PERUGIA – CUS L’AQUILA = 2-1 (25-16, 17-25, 25-22)
PERUGIA: Castellucci 17, Spacci 6, Tarducci 4, Iacobbi 4, Volpi 4, Servettini 3, Piccari (L), Cicogna 7, Sechi. N.E. – Ubaldi. All. Gian Paolo Sperandio ed Alberto Dionigi.
L’AQUILA: Fiorini 7, Imprescia 13, Pesce 7, De Paulis 3, Murri 8, Di Carlo S. 1, De Zuani (L), Di Cresce, Guidotti 1, Di Carlo M. 1. N.E. – Del Giudice, Liberati. All. Donato Spagnoli e Gianluca Micozzi.
Arbitri: Simone Racchi (LT) e Matteo Mannarino (RM).
CUS PERUGIA (b.s. 5, v. 8, muri 2, errori 17).
CUS L’AQUILA (b.s. 11, v. 5, muri 3, errori 6).
CATANIA – I Campionati Nazionali Universitari continuano a far sorridere le studentesse del Cus Perugia che ottengono la seconda affermazione della manifestazione. Nell’ultima giornata del girone eliminatorio la squadra biancorossoblu mantiene le aspettative e con una prestazione di grande carattere piega anche la resistenza del Cus L’Aquila. La formazione delle studentesse perugine passa così in extremis e conquista il secondo posto dovendo affrontare lunedì come avversaria Milano, prima classificata dell’altro girone. Una partita iniziata bene, con lo staff tecnico delle umbre che ha girato la formazione più volte, cercando di trovare quella fluidità di gioco tanto difficile da trovare in una competizione dove l’organico è allestito all’ultimo momento.
La partita comincia con le perugine che in battuta raccolgono subito punti diretti, quattro ace proiettano sul 9-4. Le rivali reagiscono con Imprescia ma poi tornano a subire in ricezione ed il distacco rimane elevato (15-7). Le abruzzesi operano delle sostituzioni ma non riescono a trovare continuità mentre Spacci (sei palle a terra in apertura) infierisce con colpi intelligenti (20-12). Non c’è da attendere molto per l’uno a zero che arriva su regalo altrui.
Alla ripresa Spacci è dolorante ad un ginocchio e lascia il campo, c’è equilibrio con diversi errori per parte ma le umbre ne commettono di più (saranno addirittura quattordici) e vanno sotto (6-9). È Fiorini ad imperversare da zona-due allargando la forbice (13-20). Sperandio getta nella mischia Sechi per un recupero che non si realizza, solo Cicogna riesce a far vedere qualcosa di buono, ma è troppo poco per evitare il pareggio.
Nella terza frazione le perugine inseguono ma si sbloccano con qualche invenzione di Tarducci e Cicogna (9-6). Le aquilane rimettono in regia Di Carlo che insiste su De Paulis ma la buona serie di Castellucci piazza l’allungo perentorio (16-9). Al servizio Di Carlo trova qualche varco e Fiorini ricuce lo strappo (17-17). Il finale è spalla a spalla con Cicogna che trova il break e Castellucci che mette giù il punto della vittoria facendo esplodere sugli spalti il boato dei tifosi colleghi del rugby.
Perugia torna protagonista nella semifinale tricolore rinnovando una tradizione che negli anni duemila è stata sempre molto positiva e regala una soddisfazione al presidente Pier Luigi Cavicchi.