L’antica arte marziale che si praticava ad Okinawa, dalla quale è poi nato il Karate moderno, si chiamava Todi.
E allora quale location migliore di Todi per organizzare un evento di karate tradizionale?
I maestri Rossano Rubicondi e Andrea Arena, che guidano rispettivamente le società sportive HagakurePerugia Karate e Cus Perugia, hanno portato lo scorso fine settimana nelle città del Grifo e di Jacopone un grande maestro di Okinawa, sensei Ryoichi Onaga, cintura nera 9° dan, responsabile per l’Europa della Okinawa Goju-ryu Karate-do Kyokai (OGKK), l’organizzazione internazionale con sede a Okinawa che ha lo scopo di diffondere e tutelare nel mondo il karate tradizionale dello stile Goju-Ryu nato, appunto, nell’isola di Okinawa.
L’evento ha fatto seguito al viaggio intrapreso dai 2 maestri umbri e da alcuni allievi nello scorso luglio proprio nell’isola nipponica, volto alla ricerca delle radici di questa arte marziale, che dal 2020 entrerà a pieno diritto tra gli sport olimpici.
Numerosi sono stati i maestri provenienti da tutta Italia che hanno partecipato all’evento, unico nel suo genere per il nostro paese e che hanno avuto il privilegio di allenarsi sotto la guida del maestro Onaga per scoprire insieme i “segreti” del karate tradizionale.
Ha dato lustro all’evento la presenza di due capiscuola provenienti dal Belgio e dalla Svizzera, e di alcuni atleti stranieri che hanno scelto l’Umbria per trascorrere una preziosa vacanza sportiva.
Il cuore verde dell’Italia, con Todi in testa, è diventato così per tre giorni la capitale della “Via della mano vuota” (il significato della parola Karate).
Parla il maestro Rubicondi: «Era una scommessa importante quella di portare uno dei massimi esponenti del GoJu Ryu in Italia, scommessa che abbiamo vinto: ne è testimonianza la risposta entusiasta dei partecipanti e l’ormai imminente riconoscimento ufficiale delle due società umbre da parte della OGKK».
Fa eco il Maestro Andrea Arena: «Quella di questo fine settimana è stata un’esperienza davvero unica per tutti i nostri atleti, che hanno avuto modo di avvicinarsi al vero karate tradizionale di Okinawa. Un’esperienza che rimarrà scolpita nel cuore dei molti bambini che hanno partecipato all’evento, in un palazzetto gremito, ma in rispettoso silenzio durante tutti gli allenamenti».